Linkjuice al tavolo di Facebook

Ogni webmaster serio che si occupi anche in minima parte di SEO sà che per tenere in vita un sito internet sono necessari dei link in ingresso. Link che devono essere (o per lo meno devono apparire) naturali, da diverse classi di indirizzi, tassativamente non a pagamento (ma potremmo anche discutere su debite eccezioni) e con diverse anchor.

Ora, sorvolando la questione “naturale”, un ottimo sistema per ottenere link è quello di utilizzare i social network. Di regola la maggior parte dei social network hanno preso il vizio, per prevenire spamming, di aggiungere a tutti i loro link in uscita il tag nofollow. Questo significa che il link, c’è o non c’è, per Google - che è solitamente il motore sul quale si presta maggiore attenzione - la cosa non fa differenza alcuna.

E allora è finito tutto qui?

Assolutamente no. Giocando le carte giuste, anche Facebook può tornarci utile e trasmettere del valore anche ai link esposti, in particolar modo dopo che Facebook a recentemente aperto la pagina del profilo ai motori di ricerca, rendendola indicizzabile. Come fare dunque?

Di default, tutto quello che si scrive dentro al profilo di Facebook, quindi link inclusi, hanno quel bel tag nofollow, quindi agire solo in questo modo non ha alcun sistema. Per raggiungere il nostro obiettivo è necessario far ricorso a delle applicazioni che supportano l’FBML, ovvero il Facebook Meta Language, le quali sono anche in grado di digerire codice HTML. Questo supporto è stato inserito in Facebook diverso tempo fa.

Non sto troppo a dilungarmi sulla utilità pratica della feature che dovrebbe essere a questo punto chiara di suo.

Ho provato diverse applicazioni FBML, e alla fine ho scelto Extended Info. Perchè? Molto semplicemente tutte le applicazioni che ho provato prevedevano la possibilità di inserire il blocco di codice passato dall’utente all’interno del tab Riquadri o in una nuova scheda. Ora, se prendiamo a mente quanto detto sopra, ovvero che solo la pagina del profilo è stata “liberata ai motori”, se ne deduce che utilizzando una qualsiasi applicazione FBML che mostri le informazioni in un riquadro diverso non sarà - almeno al momento - indicizzabile da google.

In aggiunta ho notato che le altre applicazioni, in alcuni casi non ben identificati, mi coronavano il link con l’attributo nofollow e quindi niente linkjuice.

ExtendedInfo, invece, è diverso. Tra le sue opzioni ha la possibilità di essere inserito anche nella home del profilo e senza nofollow di sorta, di conseguenza tutti i tag anchor che si inseriranno al suo interno ci torneranno prima o poi utili passando valore al nostro link. Il valore, ovviamente, dipenderà molto dalla popolarità del vostro profilo, ma questa è un’altra storia. L’importante è aver messo nel “portafoglio” altri link utili per il successo del vostro sito.