Iniziamo ad usare Knol

Google ha aperto Knol, la sua enciclopedia. Su questa enciclopedia, tutti possono scrivere di tutto, anche argomenti già trattati.

Tutti possono trarne profitto, inserendo il proprio AdSense collector code, tutti - in breve - si daranno da fare per creare il proprio piccolo mondo e iniziare a sfruttare l’aspetto sociale di questo nuovo canale di comunicazione. Immagine 1 La prima cosa da fare, per iniziare, è ovviamente crearsi un profilo utente, giusto due righe per dire chi siete e cosa fate. Profilo che verrà utilzzato come firma per tutti gli articoli che andrete a scrivere. Un profilo attivo, nel quale inserire anche dei link verso i vostri siti, ma che vi dico subito sono tutti con il tag nofollow, quindi non addannatevi più di tanto l’anima per fare delle link farm, non servirebbe a niente.

La cosa più interessante del profilo utente è il fatto che si può procedere alla verifica, un pò come avviene per PayPal. Chi usa già lo strumento, sà di cosa sto parlando. Esistono sostanzialmente due metodi di verifica, quello telefonico (usato già per AdSense) e circoscritto però agli amici d’oltreoceano almeno per il momento, e quello tramite carta di credito. Questa verifica, non obbligatoria, permetterà di valutare anche l’autorevolezza di quanti vogliano collaborare, piuttosto che di dare un giusto peso a quanto letto.

Già perchè il buontempone scopiazzatore di turno, mi auguro non verifichi la sua identità (almeno spero!!!). Immagine 2 Per poter scrivere poi, niente di più semplice: un bel tastone Write a Knol e si inizia. Titolo, sottotitolo, abstract e corpo dell’articolo. Il tutto con una barra degli strumenti stile Tiny MCE o FCKEditor, quindi spartana, ma al tempo stesso semplice da usare. Niente più BBCode o macro linguaggi come Wikipedia per creare link o sezioni.

Dopo che avete finito con la stesura, sulla parte sinistra dello schermo potrete dare il via alla pubblicazione o modificare gli aspetti collaborativi del vostro Knowl, passando dalla collaborazione moderata, dove chiunque può suggerire, ad un modello aperto, dove tutti partecipano o ad una collaborazione chiusa.

Infine il tipo di licenza. Knol, per default, usa una Creative Commons 3.0, ma si può impostare una CC 3.0 non commerciale o persino riservarsi tutti i diritti d’autore.

Insomma, Knol ha tutte le carte in regola per offrire un nuovo mondo di sapere. Va ancora perferzionato sotto qualche aspetto, primo fra i quali una scissione netta dei contenuti in lingua come per l’attuale Wikipedia, ma i contributi non tarderanno ad arrivare. Già sette mesi di test hanno portato notevoli apporti alla Googlepedia. Vedremo tra altri sette mesi cosa sarà successo.