Google si tinge di nuovo

Google si tinge di nuovo, ma non si è rifatto il look nel senso estetico, bensì funzionale.

E’ di un paio di giorni fa il post sul blog di Matt Cutts, il noto ingegnere di Mountain View, nel quale annuncia 4 nuove interessanti funzionalità per il big motore presentate al Searchology 2009, lo stesso evento durante il quale nello scorsa edizione Google aveva presentato lo Universal Search.

Quali sono le novità di quest’anno (sfortunatamente disponibili - al momento - solo per google.com)? Da un punto di prettamente SEO, la cosa che più ci interessa è sicuramente la prima delle quattro modifiche: il pannello delle opzioni.

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La prima cosa che salta agli occhi per una ricerca è ora un bel “Show options” che permette di accedere ad un interessante menu di opzioni che compare sul lato sinistro di google.

google options

Si tratta di un layer nascosto, quindi praticamente sempre presente, attraverso il quale filtrare e/o incrementare il numero di risultati restituiti.

Molto interessante è la prima parte dei filtri dove è possibile scindere praticamente i risultati a seconda della tipologia (video, forum e recensioni) i quali mostrano tutti raggruppati la potenza dello Universal Search da tempo introdotto.

Il secondo elemento parla da solo: la ricerca temporale. Queste opzioni in parte erano già accessibili nelle vecchie preferenze di ricerca, ma volete mettere questa comoda e pratica interfaccia che consente di “ritoccare” solo i risultati della SERP corrente?

Il terzo menù, invece, introduce un nuovo modo di concepire lo snippet. Cosa è lo snippet? Semplice, quel frammento di testo che google restituisce per ogni singolo risultato. Con questo pannello si può optare per la visualizzazione standard, oppure mostrare delle thumbnail del sito o delle singole foto prese direttamente dal sito, oppure per una maggior espansione del testo.

Il quarto menù è sicuramente quello più interessante perchè espande il concetto delle ricerche relazionate, ovvero argomenti affini che google semanticamente pensano siano attinenti con la ricerca effettuata. Questo sicuramente è un ulteriore punto di inizio per la delicata fase di selezione delle keywords, consentendoci un quadro generale anche delle possibili varianti delle parole chiave da scegliere per un lavoro di indicizzazione.

Non può non saltare all’occhio il Whonder Wheel, non fosse altro per la ricca fantasia cromatica utilizzata per proporre la funzione. A prima vista sembrerebbe un altro strumento per l’espansisione delle parole, in stile grafico, ma se si confrontano i risultati si potrà notare come questi siano differenti. Ad ogni modo il Whonder Wheel, consente una navigazione nel grafo delle parole restituite come direttamente correlate a quella della key ricercata, e contestualmente un aggiornamento della SERP.

Quanto alla timeline, la feature parla da se. L’importanza di questa feature è più o meno direttamente proporzionale alla tipologia di lavoro svolto. Sapere infatti in un dato timeframe quali e quanti risultati hanno parlato di un determinato topic può essere per esempio utile per specifiche categorie di professionisti quali ad esempio i bloggers.

In merito alle altre 3 feature aggiunte da Google, una si chiama Spellmelon, ovvero un suggeritore migliorato per i cosiddetti mispelling che permetterà una migliore raffinazione dei risultati restituiti (e in futuro - leggendo tra i commenti - anche una miglior attivitià dei quality raters che immagino utilizzeranno il loro stesso strumento per segare le gambe a tutte quelle tecniche scorrette utilizzate da certo gray hat seo).

Se siete curiosi circa le altre due funzioni, continuate la lettura con il post di Matt o quello del blog ufficiale del motore.