Quando i clienti pensano di conoscere tutto e ti smontano la link building

Esistono varie tipologie di clienti, ma forse questa cosa poco cambia.

L’essere umano potrebbe essere classificato in due diverse tipologie, quella dell’Homo Saccent e quella dell’Homo Imparamos.

Non vorrei fare di tutta l’erba un fascio, ma la quasi totalità dei clienti appartiene alla prima categoria, ovvero personaggi che si attestano titoli, conoscenze e competenze pure quando non sanno nemmeno di cosa stanno parlando.

L’ultimo caso l’ho avuto con un cliente che mi ha necessariamente fatto sopprimere tutte la link building fatta sul sito, con tutti gli sforzi del caso, semplicemente perché si era convinto (o forse i suoi collaboratori lo hanno convinto) che una serie di links verso suoi potenziali concorrenti - a km di distanza - e con capacità di reazione alla specifica tipologia di mercato nonchè potenzialità nettamente inferiori e completamente diverse (era identico solo il settore merceologico) gli sottraesse chissà quali e quanti clienti.

Evidentemente questo personaggio non ha tenuto in considerazione un fattore chiave, ovvero che indipendentemente dal link rimosso, i siti internet dei suoi concorrenti saranno sempre li fuori in agguato, e quindi se ricercati costituiranno sempre una minaccia per l’attività da lui svolta.

A questo punto mi domando, come è possibile svolgere bene il proprio lavoro se non c’è fiducia da parte dei clienti? Come si può lavorare in un contesto dove questi individui pensano che quello che fai per loro è sempre male?

Si può trasformare l’Homo Saccent in Homo Imparamos?

Non credo che sia facile dare una risposta a questo genere di domanda.

I links sono sempre fondamentali, senza di quelli nei settori competitivi non vai da nessuna parte. Ci possono essere casi in cui i contenuti sono così buoni e belli da creare links spontanei (come mi è accaduto in più di una occasione con questo blog) allora non serve cercare (o comprare links).

Viceversa tutte le attività di link building sono necessarie, ivi compresa - ahimè - quella di comprare dei link. Per quanto io evito la cosa, sò di colleghi che, invece, preferiscono la facile via.

Diciamo che visto che li ho nominati, per i link a pagamento di dovrebbe scegliere bene dove acquistarli, ma soprattutto su siti che Google non abbia già riconosciuto come “venditori di links” e quindi ridotto il valore dei links in uscita. Diversamente, se vi piace fare le cose con un pò più di fatica, ma senza rischi, potete iniziare a leggere qualche piccolo suggerimento sulla link building.